Jan Saudek, maestro dell'erotismo fotografico, è oggi considerato dalla critica uno dei più grandi autori a livello internazionale della seconda metà del Novecento. Un profondo legame alla città di Praga, dove è nato nel 1935, emerge dalla sua intrigante produzione artistica. Vivendo in pieno regime comunista, si scatena in lui un sentimento d'insofferenza e di ribellione che lo ha condotto ben presto sulla via dell'anticonformismo.
In breve tempo diventa l'esponente più provocatorio dell'intero panorama fotografico ceco di nudo, grazie alle audaci pose delle modelle ma soprattutto per la sua tecnica innovativa, dal momento che le foto sono scattate prima in bianco e nero, e successivamente colorate a mano. Il suo mondo erotico è popolato da corpi in grado di dar vita a storie incredibili di sesso, tra attrazioni e repulsioni.
Davanti l'obiettivo donne e uomini di ogni età si spogliano dai loro falsi pudori e dal loro inutile perbenismo. A Saudek non importa chi posa: può essere un cantante o una modella professionista, ma anche gente comune come il vicino di casa o la vedova, un parente o un amico, donne esili o grasse.
Sono tutti personaggi immortalati in modo crudo e diretto sullo sfondo domestico, rifuggendo così da ambientazioni ricercate o esotiche. E' una ricerca del quotidiano che si sublima in atmosfere un pò retrò e nell'intimità di una camera da letto o di un bagno, dove gli amanti si sfiorano e si toccano di fronte a finestre aperte su un mondo onirico, in cui la sessualità è vissuta con ingenuità e naturalezza senza convenzioni né ipocrisie. Si alternano così ambienti scuri a stanze dall'intonaco cadente in un clima carico di effetti cromatici, fondato su una forte dilatazione espressiva e da una visione fantasiosa ed onirica dell'immagine femminile.
L'interesse di Saudek per l'universo umano lo porta a trattare temi come l'innocenza, la sessualità, la decadenza e l'amore. Scrive: "Ancora sogno il giorno quando prenderò una fotografia così bella che potrà essere chiamata amore".
Al vertice di questa variegata sfera umana vi è l'esaltazione della fragilità dell'uomo e del suo corpo: tra l'altro, non manca di evidenziarne i difetti fisici e i lati oscuri con un pizzico di disperazione talvolta velata di ironia. Saudek riesce a tirare fuori da un corpo brutto ciò che spesso non viene visto da nessuno. Questo erotismo grottesco, fatto di livore e innocenza, diventa protagonista dell'obiettivo fotografico, non privo di risvolti teatrali.
Dai modelli estrae la parte libidinosa più nascosta, rifiutando assolutamente la sfera morale dove gli uomini prendono in giro se stessi.Uno tra i temi più frequenti della sua fotografia è l'inevitabilità di invecchiare e l'appassire della bellezza giovanile.
Ma Saudek è particolarmente attratto dall'adolescenza, tema per cui è stato più volte accusato di oscenità e di istigazione alla pedofilia. Da queste pesanti accuse si è difeso dichiarando che non esiste lo scandalo nella sessualità dell'uomo, perché è naturale e non bisogna vergognarsene.Dunque, non sono solo corpi quelli che rappresenta perché, come Saudek ha detto di sè: "la mia vera attività è ritrarre le anime".
In breve tempo diventa l'esponente più provocatorio dell'intero panorama fotografico ceco di nudo, grazie alle audaci pose delle modelle ma soprattutto per la sua tecnica innovativa, dal momento che le foto sono scattate prima in bianco e nero, e successivamente colorate a mano. Il suo mondo erotico è popolato da corpi in grado di dar vita a storie incredibili di sesso, tra attrazioni e repulsioni.
Davanti l'obiettivo donne e uomini di ogni età si spogliano dai loro falsi pudori e dal loro inutile perbenismo. A Saudek non importa chi posa: può essere un cantante o una modella professionista, ma anche gente comune come il vicino di casa o la vedova, un parente o un amico, donne esili o grasse.
Sono tutti personaggi immortalati in modo crudo e diretto sullo sfondo domestico, rifuggendo così da ambientazioni ricercate o esotiche. E' una ricerca del quotidiano che si sublima in atmosfere un pò retrò e nell'intimità di una camera da letto o di un bagno, dove gli amanti si sfiorano e si toccano di fronte a finestre aperte su un mondo onirico, in cui la sessualità è vissuta con ingenuità e naturalezza senza convenzioni né ipocrisie. Si alternano così ambienti scuri a stanze dall'intonaco cadente in un clima carico di effetti cromatici, fondato su una forte dilatazione espressiva e da una visione fantasiosa ed onirica dell'immagine femminile.
L'interesse di Saudek per l'universo umano lo porta a trattare temi come l'innocenza, la sessualità, la decadenza e l'amore. Scrive: "Ancora sogno il giorno quando prenderò una fotografia così bella che potrà essere chiamata amore".
Al vertice di questa variegata sfera umana vi è l'esaltazione della fragilità dell'uomo e del suo corpo: tra l'altro, non manca di evidenziarne i difetti fisici e i lati oscuri con un pizzico di disperazione talvolta velata di ironia. Saudek riesce a tirare fuori da un corpo brutto ciò che spesso non viene visto da nessuno. Questo erotismo grottesco, fatto di livore e innocenza, diventa protagonista dell'obiettivo fotografico, non privo di risvolti teatrali.
Dai modelli estrae la parte libidinosa più nascosta, rifiutando assolutamente la sfera morale dove gli uomini prendono in giro se stessi.Uno tra i temi più frequenti della sua fotografia è l'inevitabilità di invecchiare e l'appassire della bellezza giovanile.
Ma Saudek è particolarmente attratto dall'adolescenza, tema per cui è stato più volte accusato di oscenità e di istigazione alla pedofilia. Da queste pesanti accuse si è difeso dichiarando che non esiste lo scandalo nella sessualità dell'uomo, perché è naturale e non bisogna vergognarsene.Dunque, non sono solo corpi quelli che rappresenta perché, come Saudek ha detto di sè: "la mia vera attività è ritrarre le anime".
1951 Down n. 1

1965 Those Days of the Sixties
1973 Agnes
1975 This Star is Mine
1976 Torso No. 2

1977 The New Dawn
1978 Tell Me, Mirror
1979 Zuzanka's Night Window
1982 Heavy Metal
1983 Oh, Those Fabulous F. Sisters!

1984 Portrait of Lady M.
1985 New York
1986 Motherhood
1987 Who Cares
1988 Art Nouveau
1990 Pietà
1992 Women of All Kinds Czechoslovakia
1994 The Mandolina Lesson
1995 Conquest of Paradise
1996 The Puppet
1997 Portrait of an Innocent Girl
1998 The Slavic Girl with Her Father
2000 Strange Love
2001 The Violin Lesson
2003 Eine Tanzerin
2003 Eine Kupplerin

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